Quinti nella finale FIR Touch

27 Mag 2023 - news, squadre, touch

Quinti nella finale FIR Touch

A coronamento di una stagione touch, la nostra squadra mista partecipa alla finale touch FIR insieme alle altre finaliste venute da tutta Italia. Dopo un alto minutaggio di gioco speso sotto il sole, la nostra squadra si classifica quinta!

Cronaca serissima

Gran Finale (con l’accento inglese…che se dice pure uguale!)
Eccoci infine giunti alla tappa più importante dell’anno, dopo tante tappe giocate insieme agli avversari (amici) regionali solo pochissime squadre elette (quattro nella nostra regione) accedono alle finali insieme ad altre 7 squadre che, dalle Alpi al Salento affluiscono insieme sul campo dei padroni di casa dell’U.S. Roma Olympic che per l’occasione ospita un numero tendente ad infinito di tappe finali compreso il torneo di briscola e tre sette de li castelli e il lancio del tronco celtico della val di Fiemme…risultato…millemilamilioni di macchine parcheggiate ovunque e accatastate qua e là.

Ci vestiamo di corsa per entrare subito in campo e sorpresa delle sorprese oltre alle 7 squadre “straniere” in terra romana, scopriamo che ci sono un sacco, molte, parecchie, diverse, abbondanti, giovani……facce nuove: alla nostra sinistra una replica fedele di discoboli di Mirone, a destra marciavano un gruppo di bronzi scolpiti da Fidia e Prassitele in persona, più che un torneo touch sembra di essere ad un’esposizione universale di fisici scultorei.
Ma veniamo a noi, i nostri eroi si presentano con la squadra di sempre epurata dai vecchiacc….dagli over 42:

Si parte…dopo un chiarisssssimo tabellone gare si comincia con la partita di casa…nel senso che il nostro Capitano sente il richiamo della foresta e si fa addolcire dai suoni gutturali della squadra lombarda “ma si chiama Romano…” ”Sì, Romano di Lombardia taaaaac”. Insomma la portiamo a casa (2-1) con una meta all’ultimo secondo proprio del Capitano che purga i conterranei e si va verso la seconda.
Qui si comincia con il rugby (touch) e si finisce con il OUCH rugby, i nostri eroi ed eroine…(grande Klizia tu sì che sei ggggiovane non come Alessia…) si trovano davanti una squadra marchigiana di ferro che gioca molto bene, molto fisica ma anche molto teorica e quindi, 3 a 3…il Dio del rugby (no Greco, non sei tu….stai calmo…) ci restituisce il favore, pareggio all’ultimo secondo.
Nella pausa tra la seconda e la terza partita il Greco ci tiene a spiegare a modo suo in dolcestilnovo antico cosa ca@@o non era chiaro di quegli schemi basilari che proviamo da un anno e non ne mettiamo mai in pratica nemmeno uno. Si veleggia verso la terza partita, il capitano riprova con il suono gutturale ma questa volta contro i milanesi non funziona…subito in affanno, il Greco fa entrare il nostro asso nella manica, l’uomo dal cappellino bianco al contrario: Giorgio che esordisce con un “Ci penso io, ho lavorato dalle loro parti…”. Le cose non sembrano ancora volgere al meglio, nemmeno quando Marcolino nostro (cucciolo lui…) si rende conto che essersi tolto un litro di sangue per pesare di meno non è stata una grande idea; così entra il Giova che forse perché troppo impegnato ad acconciarsi il codino, forse perché la frattura multi-temporale del dito (riproponiamo la CENSURA portoghese…) non si era ancora saldata, insomma…ne prendiamo due…e a casa!
Il Greco è sempre più felice della prestazione magistrale della squadra e mentre Giorgio fa avanti e indietro dal tabellone per capire se siamo o no primi nel girone (ma se è girone unico…) applicando in maniera del tutto casuale i punteggi handicap tirati fuori per l’occasione della finale e con un nome che hanno tutto un programma…inizia l’ultima partita. Pronti via…le (coniugazione FEMMINILE plurale…) Wild Heels ce ne fanno due. Basta…è ora dell’artiglieria pesante…il trittico delle meraviglie, Eros il Tip-Trapper (perché è giovane altrimenti era Tip-Tap), Daniele (che si schiera al centro con il 4-3-3 di Roma-Siviglia) e Alessandro dopo buoni 5 minuti di sonno (ma come…non era l’artiglieria pesante?…vabbeh…non essere pignolo…) si svegliano e disarticolano la difesa granitica dei nostri amici (ma prima non erano amiche???) Wild e ne piazziamo tre in pochissimo tempo. Alla grande! Campioni del mondo…è finita…è finita…è finita…andiamo a Berlino Beppeee!!!!
Nooooooo…fermi tutti! Tocca che giochiamo un’altra partita! Giorgio contrariatissimo del fatto che deve lasciare la birra a Marta (che insieme ad Alessia ci seguono da bordocampo quali ragazze pon-pon). Indovina indovinello…tornano i milanesi (Sabres), ma questa volta siamo prontissimi: Alessandro non li fa fiatare e lancia Eros nella “meta per la vittoria” in tuffo…il campo sintetico ringrazia e si prende un pezzo di chiappa e polpaccio del nostro giovane Tanio Cagnotto – bravo bravo bravo! Abbiamo vinto ragazzi…siamo arrivati in finale e abbiamo vinto! Come? Ah…ma era la finale per il quinto e sesto posto? Come come…le urla che sentivamo durante la partita non era il nostro tifo ma i ragazzi del Pesaro, campioni italiani che alzavano la coppa mentre ancora stavamo giocando??? (mah…le finali e le premiazioni di solito non si fanno alla fine? vabbè…) fa niente VA BENE LO STESSOOOO!!!! Finalmente Giorgio può bersi la birra e noi ci facciamo la doccia, in attesa di un terzo tempo strabiliante dove tutti i partecipanti alla tappa finale hanno festeggiato senza freni con musica a palla (altro che a Coimbra….) in un clima goliardico e nel pieno spirito rugbistico, festeggiando i vincitori senza dimenticarsi di chi invece, pur venendo da lontano, ha avuto la sua giusta vetrina in una finale bellissima! W IL RUGBY
P.S.

Un ringraziamento particolare agli amici Matteo, Mauro e Marica del ASD Rugby Anzio Club (aho….te ricordi de Coimbra???) che sono rimasti con noi a sostenerci fino all’ultima partita!

#nessunoescluso

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